Prefazione
La malattia dell’occhio secco (Dry Eye Disease, DED) viene definita “una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale e accompagnata da sintomi oculari, in cui l’instabilità e l’iperosmolarità del film lacrimale, l’infiammazione e le lesioni della superficie oculare e le anomalie neurosensoriali svolgono ruoli eziologici” (Craig et al. Ocul Surf 2017).
È stato ormai dimostrato come la genesi della DED sia da attribuire a una reazione infiammatoria, anche subclinica, della superficie oculare e della ghiandola lacrimale che esita nella produzione di citochine e altri mediatori dell’infiammazione, con conseguente disfunzione o morte delle cellule responsabili della secrezione lacrimale.
Per spezzare questo circolo vizioso e limitare il danno di superficie è quindi indicato l’uso di una terapia antinfiammatoria da associare a una terapia lubrificante con lacrime artificiali, che rappresentano una strategia razionale per gestire i segni e, soprattutto, i sintomi legati al dry eye, con importanti benefici sulla qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia.
I casi clinici proposti in questa raccolta sono un esempio pratico di quanto esposto.
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